venerdì 1 marzo 2013

ESPERIENZA FORMATIVA AL TRIBUNALE DI CASSINO

STAGE TENUTO DALLA CLASSE III A SEC PRESSO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DELLA CITTA' MARTIRE


Capacità, serietà e determinazione: questo è ciò che molto spesso si richiede ai giovani, come importante possibilità di rinnovamento dei sistemi sociali correnti e preziosa base su cui lavorare per costruire un futuro migliore. Essi hanno l’opportunità di maturare caratterialmente e di  arricchire il loro bagaglio di conoscenze e competenze proprio a scuola, essenziale centro di formazione culturale e personale, dedito alla loro preparazione in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro. Però, ci si è resi conto che una formazione basata esclusivamente sullo studio dei libri e della dimensione astratta in generale con caratteristiche tipicamente teoriche non può offrire ai ragazzi una preparazione solida e soprattutto completa.

E’ per questo motivo che la nostra scuola, il Liceo “M. T. Varrone”,  apre le porte a nuove iniziative, a progetti innovativi, che permettono agli studenti di vedere, conoscere e constatare concretamente le realtà lavorative di fronte alle quali potranno trovarsi in età adulta. Questi generali precetti hanno trovato applicazione nell’interessante e originale esperienza effettuata dalla mia classe, III A SEC (Liceo delle Scienze Umane, indirizzo economico-sociale), che ha effettuato uno stage, svoltosi nell’arco di due settimane, dal 18 al 22 febbraio scorso, presso il Tribunale di Cassino.


Il nostro è il primo caso in assoluto di una scolaresca che ha la possibilità di conoscere dal vivo e tangibilmente  le dinamiche e i procedimenti tipici della realtà giuridica. Siamo particolarmente fiere di questa coinvolgente iniziativa, avendo potuto constatare quanto sia stata importante ed interessante l’opportunità che ci è stata data. Prima di raccontare più dettagliatamente la nostra esperienza, vorremmo rivolgere i nostri più sentiti ringraziamenti al cancelliere, dr Celestino Golluccio, e all’avv. Giancarlo Mignanelli per aver reso possibili i nostri progetti e per averci accompagnato in modo ineccepibile nella nostra esperienza.  Un particolare ringraziamento va anche alla nostra scuola, che si è fatta promotrice di questo importante stage e più specificatamente ai nostri docenti accompagnatori: Tomassi Anna (referente dei tirocini formativi della scuola), Canetri Valeria e Folcarelli Roberto.
Il programma che ci è stato proposto prevedeva innanzitutto una presentazione dei diversi uffici del Tribunale e della loro organizzazione e poi ci dava l’opportunità di assistere ad alcune udienze, sia penali che civili, svoltesi alternativamente nelle due sedi  di piazza Labriola e di via Tasso. Accompagnate dalla professoressa Tomassi, Il giorno 11 Febbraio si è tenuto il nostro primo incontro. Siamo state accolte dal dr Golluccio che, con molta disponibilità, cortesia e precisione, ci ha guidato nella conoscenza dei diversi uffici giudiziari. Da subito siamo rimaste particolarmente colpite dall’”aria” di serietà che si poteva ben percepire all’interno dell’edificio; la solennità dell’ambiente era palpabile e ci siamo sentite di colpo adulte, in dovere di assumere un comportamento consono e rispettoso del contesto. Abbiamo potuto constatare tutti i presupposti e i dinamismi burocratici che precedono l’esecuzione di un’udienza, e ci siamo resi conto di come sia effettivamente organizzato un tribunale nella sua complessità amministrativa. Il dr Golluccio, con la collaborazione dei responsabili dei vari uffici, ci ha illustrato il funzionamento della sezione lavoro, conducendoci di poi nelle diverse cancellerie mobiliari, immobiliari e fallimentari. Ognuno degli impiegati con cui abbiamo avuto il piacere di parlare si è mostrato molto disponibile nei nostri confronti ed ha risposto senza esitazione a tutte le nostre domande. E’ risultato evidente che lo stesso impegno e la medesima precisione, che hanno mostrato nei nostri confronti, li riversano sicuramente anche nel lavoro.


Altrettanto palese ci è sembrata, purtroppo, l’assenza di mezzi tecnologici e apparecchiature adeguate che possano permettere agli impiegati giudiziari di svolgere il loro lavoro in modo più fluido e rapido, alla stregua dei tribunali italiani più grandi, che godono di un numero di strumenti maggiore. Ci è stata segnalata anche la mancanza di personale, che reca ulteriori problemi alla gestione amministrativa del centro giudiziario cassinate.
Oltre alle varie nozioni di diritto che ci sono state fornite, abbiamo avuto la possibilità di capire quali sono i meccanismi burocratici che devono essere effettuati affinché un processo possa esser valido: atti di notifica e deposito, iscrizioni, certificazioni, esecuzioni, istanze, etc..
Il giudice dr Petteruti ci ha poi spiegato con chiarezza come vengono effettuate le esecuzioni fallimentari, illustrandoci il lavoro del curatore, che gestisce il patrimonio del fallito, e quello successivo degli ufficiali giudiziari e del giudice.  La dott.ssa Aratari, invece, ci ha consentito di cogliere elementi non solo giuridici ma sociali scaturenti dalle procedure esecutive da lei trattate. In tale giornata è stato utile per l’opportunità fornitaci di interagire direttamente con i diversi impiegati e capire così che anche per i disabili è possibile integrarsi nel mondo del lavoro, con le stesse dignità e capacità di cui godono soggetti normodotati.
Mercoledì 12 febbraio, accompagnati dalla Preside, dott.ssa Filomena Rossi, e dai  proff. Tomassi Anna e Folcarelli Roberto, abbiamo visitato la sede di piazza Labriola: siamo stati accolti dal signor Presidente del tribunale, dott. Amedeo Ghionni, che si è dichiarato particolarmente favorevole all’esperienza intrapresa con la sua autorizzazione, invitandoci a farne tesoro e ci ha poi augurato una buona permanenza. Abbiamo quindi assistito alle diverse cause penali, dirette con professionalità dal dr Lo Mastro e dal Presidente dr Capurso, soffermandoci a riflettere su ogni ruolo processuale esercitato, appuntando ogni chiarimento tecnico che ci veniva dato dai nostri professori.

A sinistra la preside del Liceo "Varrone" Filomena Rossi;
a destra l'avvocato Roberta Quagliozzi, ex studentessa del liceo.
Siamo oggi in grado di poter fare una importante differenziazione tra i processi civili e quelli penali, anche grazie al fondamentale aiuto che ci ha fornito il Giudice di pace dott.ssa Primicerj, dedicatasi con chiarezza a illustrarci tutti i procedimenti che venivano seguiti nei casi penali e civili da lei  gestiti. Abbiamo compreso quanto sia impegnativo per il giudice impegnarsi nella gestione dell’udienza e contemporaneamente spiegarci i meccanismi tecnici a noi certamente poco chiari. La dott.ssa Primicerj si è lasciata anche intervistare, rispondendo con gentilezza e competenza a tutte le nostre domande; inoltre, ci ha offerto un’ospitalità  ed una disponibilità per le quali le siamo davvero grate.




Venerdì, l’ultimo giorno dello stage, abbiamo assistito all’udienza civile tenuta dalla dott.ssa Rossi, che ci ha colpito per la sua preparazione, cortesia, direzione esemplare e che, parimenti, ha risposto con precisione alle nostre domande, accogliendoci vicino a lei.
Questa esperienza ci ha entusiasmato tutte e ci è stata molto utile per capire se un’eventuale occupazione nel sistema giudiziario possa essere adatta alle nostre attitudini o meno, ma, soprattutto, abbiamo acquisito una esperienza densa di dati per i nostri studi nel settore  giuridico e in quello socio-economico.
Da ora in poi, anche lo studio del diritto, che è una delle materie principali del nostro indirizzo, diverrà ancora più interessante e soprattutto più chiara, atteso che esso ci spinge a studiare comportamenti umani e a comprendere praticamente le teorie che studiamo sui testi scolastici.
Per una settimana è stato bello sentirci all’altezza di una realtà tipicamente da adulti e saremmo molto contente se in futuro ci fosse di nuovo data l’opportunità di ripetere l’esperienza. Perciò cercheremo di fare tesoro di questo stage, tentando di fare nostra ogni cosa appresa.
In definitiva, pensiamo che sia stata un’esperienza molto utile per la nostra formazione e ringraziamo di nuovo tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto.
                                               Melissa Pinna – classe III A
                                               Liceo delle Scienze Umane, opzione Economico-Sociale
                                             


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