lunedì 8 febbraio 2016

LETTERA APERTA AD UNA MENTE CHIUSA

Caro lettore,
Ti starai chiedendo come mai un ragazzo così giovane abbia tempo ed inchiostro da sprecare per te, invece che studiare oppure interessarsi alle frivole tematiche proprie di quest’età.
Ti risponderò senza preamboli o lunghe introduzione ornate da belle parole, ti risponderò e non solo cercherò in tutti i modi, e chissà se ci riuscirò, di afferrarti metaforicamente per il collo e darti tanti metaforici schiaffi in faccia.

Vladmir Kush

Perché parlo a te, uomo dalla mente costipata, parlo a te con il sangue negli occhi carichi di rabbia, perché sono impulsivo e vedere il tuo arbitrario agire nelle vite degli altri come se avessi, tu e solamente tu, il monopolio dell’agire umano accresce quel funesto e rabbioso fuoco di disgusto che arde in me.
Tu che con le tue filosofie di vita giudichi e conduci l’uomo, lo manipoli e lo muovi come il più abile maestro di scacchi muove le sue pedine, lo fai per i tuoi interessi o per gli interessi di chi si lascia muovere dalle tue labbra, e come una madre partorisci dalle tue idee un esercito di ben pensanti, giudici delle nostre vite e del nostro avvenire, giudici che direttamente ed indirettamente limitano e condizionano il nostro essere, opprimendo il diritto della libertà che non ci appartiene più e mai tornerà.



Legislatori con idee altrui basate sulla noncuranza ed una profonda negligenza del tutto, tralasciando  tutte le sfumature che compongo il mondo e considerando di esso solamente i colori primari, privati della loro mutevole e sconfinata essenza che ne rappresenta il reale sentimento di libertà, o forse un’ipotetica sbagliata metafora di quello che sbagliati preconcetti e stereotipi possono creare nell’immaginario collettivo.
Faccio oramai parte di un mondo dove la conoscenza è diventata un inutile ed ingombrante peso, dove l’agire si basa unicamente sul “LUI dice così” come se quel LUI conoscesse la sconfinata realtà del mondo, dove chi giudica e chi fa le leggi considera gli umani come macchine corrotte tutte dal medesimo virus, non accorgendosi della miriade di errori di calcolo che noi umani possiamo commettere anche involontariamente.

Ma ahimè vivo qui, su questa terra sbagliata, un pianeta che ha dato vita al suo stesso nemico, un nemico che in modo improprio si erge sulla vetta più alta del mondo e rivendica la propria paternità sul tutto, non accorgendosi di essere solamente una misera formica in una scatola non più grande di lui, ed il tutto che sfugge al suo controllo, e l’incontrollabile tutto, dove la repressione delle anime diventa l’unica giustificazione della paura di essere piccoli e indifesi, proprio come delle piccole formiche, ma non trovo giustificazioni per la Bestia che siamo diventati.
Alberto Sordi
                                                                                                       Cordiali saluti,                                                                                                                                                            ATLAS


PS
Non esorto nessuno a considerare vere le mie parole, ma chiedo solamente di fermarsi un attimo a riflettere su di un pensiero o un idea che si sparge nella mente e che contagia altri cervelli e costruisce menti non più autonome ma sinergiche.
Ed il meccanismo oramai corrotto, considerabile alla stregua di un industrializzazione dei  pensieri  o produzione in serie di cervelli.
Non c’è più spirito di umanità, siamo condannati all’estinzione del nostro essere reali, imperfetti, difettosi, unici ed umani.




Nicola Botta
 CLASSE IVA 
Liceo delle Scienze Umane
IMS “Varrone di Cassino

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